Revista de Ciencias Jurídicas N° 160 (1-39) ENERO-ABRIL 2023
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liberali,
e

il

clero

spagnolo

riuscì

proprio

a

far

leva

sulla

connotazione

anticattolica

del
giacobinismo
francese,

ma

tale

sentimento

non

interessò

la

borghesia

più

evoluta

e

più
aperta alle istanze liberali.
La rivoluzione spagnola non è stata soltanto il frutto di una reazione all’invasione
della
penisola

iberica

delle

truppe

francesi

di

Napoleone

Bonaparte.

E’

più

corretto
inquadrare il fermento politico-costituzionale spagnolo - pur riconoscendo ad esso una sua
specificità
tale

da

poter

essere

considerato

modello

militare

di

guerra

d’indipendenza

-
nell’ambito di un processo più ampio, internazionale e liberale i cui contenuti ideali e le cui
azioni
sono

riconducibili

alle

esperienze

rivoluzionarie

e

costituzionali

europee

e

nord
americane. Sulla stessa linea interpretativa anche Delpu:
La méthode des circulations et des transferts révolutionnaires a montré à quel point
l’Europe
du

XIX

siècle

était

un

“espace

de

communication”


transnational
fournissant
un

cadre

favorable

à

des

projets

internationalistes

modernisateurs,
particulièrement au moment des révolutions libérales et démocratiques de 1830 et
de 1848.
23
L’attrazione per la Costituzione di Cadice era anche dovuta al suo valore simbolico,
all’idea
di

libertà

che

si

era

diffusa

nel

popolo,

idee

legate

al

sotteso

progetto

politico-
sociale. Interessante il lavoro di Butrón Prida sulla posizione occupata dalla Costituzione di
Cadice
all’interno

dei

modelli

costituzionali

durante

il

periodo

della

“Restaurazione”.
L’esperienza rivoluzionaria e costituzionale spagnola dal 1808 al 1820 ha rappresentato in
Europa
un

sicuro

punto

di

riferimento

nella

lotta

per

l’indipendenza

e

la

libertà

e

per

la
proposta politica effusa dal testo Costituzionale.
24
23
Pierre-Marie Delpu, Fraternités libérale set insurrections nationale: Naples et l’Espagne 1820-1821”, cit.,
196.
24

La

ponderación

de

la

secuencia

temporal

1808-1812-1820

permite

entender

mejor

las

simpatías
despertadas por el código español, pues en muchos casos fue más valorado por lo que representaba
como
referente

de

la

lucha

por

la

independencia

y

la

libertad

y

por

la

propuesta

de

acción
revolucionaria que implicaba, que por la propuesta política concreta que recogía en su articulado. En
virtud de esta especificidad, la revolución española de 1820 no tardó en adquirir un marcado carácter
europeo, como lo demuestran tanto la tensión que generó entre la clase política, como la agitación
que
provocó

entre

los

círculos

de

oposición

al

absolutismo,

que

habían

ido

tejiendo

lazos

entre


gracias a la experiencia común del exilio y a la vocación internacional de su lucha. El resultado fue la
apertura de un proceso revolucionario de escala europea, que tuvo su epicentro en España y que entre
1820
y

1823

propagó

especialmente

sus

ondas

por

la

Europa

meridional,

donde

dio

lugar

al